Susanna Annesley
Samuel Annesley era un famoso predicatore inglese del diciassettesimo secolo.
Egli si sposò due volte, perchè la prima moglie purtroppo morì nel 1649 ed il loro unico figlioletto morì successivamente nel 1653.
Dopo questi tragici eventi, andò a Londra dove si risposò per la seconda volta e dalla seconda moglie ebbe 24 figli, il 20 Gennaio del 1669 nacque Susanna, la ventiquattresima figlia.
I genitori di Susanna erano devoti Puritani, suo padre Samuel era un vero servitore del Signore, egli seppe istruire Susanna in un modo davvero eccellente, dandogli un’educazione superiore alla media delle ragazze di quel tempo.
Oltre alla lingua inglese, Susanna studiò il greco, il latino ed il francese.
Era una ragazza dall’intelligenza brillante e dalla mente vivace, con una grande sensibilità anche per le cose spirituali.
Fin dalla sua infanzia manifestò un interesse per la teologia.
La casa in cui viveva era diventata un rifugio per i numerosi dissidenti ed era anche il luogo di ritrovo per i molti parroci non conformisti, fra questi giovani provenienti dalla “Accademia dei dissidenti”, vi era un certo Samuel Wesley che aveva un debole per la giovanissima Susanna, allora tredicenne!
Gli anni passarono e nella primavera del 1689 nella chiesa di St. Marylebone, a Londra, vennero celebrate le nozze fra i due innamorati, il ventiseienne Samuel Wesley e la diciannovenne Susanna Annesley.
Dal loro matrimonio nacquero 19 figli ma di quei numerosi bambini solo 9 raggiunsero l’età adulta; Samuel, il primogenito, Molly, Hetty, Mary, John, Patty, Emily, Sukey e Charles, il diciottesimo figlio.
Susanna fu una donna ammirevole, capace di seguire il marito nella buona e nella cattiva sorte.
Nel 1690 lasciarono Londra per trasferirsi a South Ormsby, nella contea inglese dello Lincolnshire, dove Samuel, essendo un reverendo, curava una piccola parrocchia.
Qui vi restarono fino all’inizio del 1697, poi si trasferirono a Empworth.
Qui Susanna visse ben trentanove anni della sua vita.
Empworth non era un posto molto grande, vi erano circa 2000 abitanti, i terreni paludosi che la circondavano le davano un aspetto desolante e ad ogni pioggia era soggetta a prolungate inondazioni.
Gli abitanti di questo villaggio non erano cortesi verso coloro che non appartenevano al loro stesso ceto sociale e in modo quasi selvaggio furono ostili verso i Wesley.
Samuel e Susanna curavano la chiesa di S.Andrea, la più importante di quella regione e vissero nella casa pastorale accanto alla chiesa.
Essi possedevano una piccola aia per il loro sostentamento ma gli abitanti di quel villaggio, erano davvero così ostili nei loro confronti che spesso compivano atti di vandalismo nella umile casa pastorale.
Essi infatti, vi andavano di notte e colpivano con i pugnali i vitelli del reverendo, gli mutilavano le pecore e gli rompevano le dighe per inondare i loro campi.
A Empwoth nacquero molti dei loro figli, tra cui John, nato il 17 Giugno 1703 e Charles, nato il 18 Dicembre 1707.
Per ben 2 volte il popolaccio di Empworth dette fuoco alla loro umile casa, la prima volta la casa bruciò parzialmente ma la seconda volta nel 1709 venne completamente distrutta.
In quell’occasione i Wesley persero tutti i loro mobili, così pure i libri e i manoscritti di Samuel.
Susanna aveva una fragile salute e nella notte di quel incendio era ammalata, per salvarsi dalle fiamme si bruciò il volto e le mani, quando alla luce delle fiamme si fece la conta dei membri della famiglia, videro con orrore che mancava il piccolo John, che dormiva al piano di sopra.
Samuel tentò di rientrare in casa per salvare il figlioletto ma il fuoco aveva divorato la scala che portava di sopra.
Allora distrutto dal dolore, invitò coloro che erano accorsi in loro aiuto ad inginocchiarsi per chiedere a Dio di ricevere fra le Sue braccia l’anima del figlioletto ma mentre stavano pregando si udì il pianto disperato del bambino che tentava di affacciarsi alla finestra.
Prontamente un uomo salì sulle spalle di un compagno e afferrò John, fu in quell’istante che il tetto cadde, distruggendo completamente l’interno della casa.
Era davvero un miracolo che l’intera famiglia fosse ancora viva, tutti insieme si inginocchiarono e Samuel ringraziò Dio, dicendo: “Signore, mi hai dato i miei figli, bruci pure la casa, sono abbastanza ricco!”
Malgrado il povero stato finanziario della sua famiglia, Susanna fu una madre davvero esemplare che si sforzò di dare ai propri figli un elevata istruzione intellettuale.
Era molto severa e rigida nei suoi metodi educativi, essa aveva abituato i suoi figli ad avere delle ore fisse per ogni compito e lei fu l’unica maestra che essi ebbero durante l’infanzia.
Era una donna che non trascurava nulla, ordinata e meticolosa, fiduciosa e perseverante in tutto ciò che intraprendeva. Ella non trascurò nemmeno l’educazione religiosa dei suoi figli ed in questo vi mise un profondo zelo perchè per lei la cosa più importante era la preghiera.
Con ciascuno dei suoi figli pregava ogni settimana e quando essi furono adulti ed erano lontani, lei continuò a pregare per loro, intercedendo per ciascuno di loro, costantemente, ogni giorno, con zelo ed in ginocchio davanti al Signore.
Visse una vita molto unita al suo caro marito, sebbene lui non ha potuto offrirle tutte le comodità di cui lei avesse bisogno.
Per amore di lui fu pronta a sottoporsi a grandi sacrifici, soffrì per il modo in cui i cittadini di Empworth li offendevano ed affrontò ripetutamente la prova e l’umiliazione nel vedere il marito andare in prigione a causa dei suoi debiti, si, perché non era per niente facile amministrare le loro scarse entrate, che diminuivano drasticamente perfino per la perfida ostilità dei loro parrocchiani.
Più volte i loro amici li esortarono ad abbandonare Empworth ma loro non condividevano questo pensiero, anzi si rallegravano di poter fare un po’di bene in quel posto crudele.
Nel 1712, durante un’assenza di diversi mesi del marito, Susanna iniziò a tenere delle riunioni di edificazione e di evangelizzazione in casa sua, con grande sorpresa, il numero dei presenti aumentava costantemente, in certe sere si raggiungeva la cifra di 200 persone.
Susanna continuò le riunioni, conquistando per Dio l’interesse e la simpatia del paese che per tanti anni era rimasto indifferente alle cose di chiesa, così facendo ella rese pure un grande beneficio all’opera di suo marito, più di quanto egli stesso avesse ottenuto durante i molti anni di ministero in quel posto.
Il 25 Aprile del 1735 Samuel Wesley morì e lei rimase vedova, così a causa della sua fragilissima salute, lasciò Empworth e andò a Londra per vivere col figlio John, visse lì per altri 7 anni poi anche lei morì, il 23 Luglio del 1742, all’età di 73 anni.
Concludo evidenziando che anche noi siamo stati arricchiti dai valori morali e spirituali di questa pia ed eroica donna che ha saputo seminare delle buone doti all’interno della sua famiglia, difatti, i suoi due figli: John e Charles Wesley furono i fondatori della chiesa Metodista e autori di inni meravigliosi che ancora oggi edificano la chiesa di Cristo.