Esdra si era dedicato con tutto il cuore allo studio, alla pratica e a insegnare la legge del Signore (Esdra 7:10) Ovvero “C’è un sacerdote in Israele”.
Micro-pensiero n.18 sul sacerdozio
L’intrattenimento s’addice al teatro, al cinema, allo spettacolo, alla discoteca. Ahimè, pure a molte chiese.
Il senso sacerdotale della presenza di Dio è stato estromesso dalla vita delle varie comunità.
Il ravvedimento, la riverenza, il timore, il “togliersi i calzari dai piedi”, la santità, la gloria; sostituiti miserevolmente da ore di intrattenimento-divertimento, spacciati per benedizione.
La lode, ridotta ad un’infinità di canti infiniti senza fine; non si vede l’ora che finiscano, ma non si finisce mai (che bel gioco di parole).
La predicazione diventa un susseguirsi di citazioni di versetti biblici privi di contesto, ma sempre pronti a creare un pretesto; con buona pace della proclamazione della Parola.
Eh sì, nella chiesa abbiamo fatto entrare un magnifico cavallo di Troia.
È impellente il bisogno di sacerdoti che col cuore studino, pratichino e insegnino le leggi del Signore.
Esdra, per favore, pensaci tu!
(Segue…)