CATHERINE MUMFORD
Nacque il 17 Gennaio del 1829 a Ashbourne, nel Derbyshine.
Fu una bambina molto sensibile fin dall’infanzia.
Catherine crebbe con i principi cristiani.
Alla giovane età di 12 anni aveva già letto l’intera Bibbia per ben otto volte.
A 14 anni si ammalò gravemente ma si tenne impegnata documentandosi sul problema dell’alcolismo, scrivendo articoli per un giornale e incoraggiando la gente a non abusare dell’alcool.
Fu quando raggiunse l’età di 16 anni che si convertì veramente, a causa della sua dolorosa malattia aveva sofferto molto ma quando nel suo innario lesse: “Mio Dio, sono tua, quale divino conforto”.
Realizzò la verità di queste parole sperimentandole nella propria vita.
Incontrò per la prima volta William Booth a Londra, quando lui venne a predicare nella chiesa che frequentava.
Presto i due giovani s’innamorarono e si fidanzarono.
Catherine e William, passarono i 3 anni di fidanzamento lontani l’uno dall’altra, perchè il ministero pastorale itinerante di William lo trattenne per lungo tempo fuori.
Fu un periodo difficile. Ma Catherine scrisse molte lettere riuscendo a trasmettergli un costante supporto, sostenendo William nelle stressanti difficoltà in cui spesso veniva a trovarsi per amore del Vangelo.
A differenza di molti matrimoni dell’epoca, il loro matrimonio fu davvero semplice ed economico, gli sposini desideravano investire tutto il denaro che possedevano per l’opera di Dio.
Così pure la loro vita ed anche il loro tempo era donato a Dio.
William non si tirò indietro.
Quando gli venne chiesto di predicare, durante il viaggio di nozze.
Decisero di comune accordo di anteporre Dio ad ogni altra cosa.
Presto Catherine si dimostrò una donna davvero efficace.
Nonostante la sua forte emotività fu un valido aiuto nel lavoro in chiesa, con i bambini ed i giovani.
Un giorno a Gateshead gli venne data l’opportunità di raccontare la sua testimonianza in pubblico.
Ecco che da quel giorno ebbe inizio un ministero incredibile, anche se in quell’epoca era impensabile che una donna parlasse pubblicamente ad un incontro per adulti.
Le persone venivano sfidate dal mondo in cui Catherine parlava in pubblico. Questa straordinaria donna trovò anche il coraggio di parlare agli alcolisti, aiutandoli a cominciare una nuova vita.
Era davvero una donna che aveva in cuore l’opera di Dio, certo il da fare non gli mancava neanche in casa, essendo madre di una numerosa famiglia composta da otto bambini.
Ma anche a loro si dedicò dando una ferma educazione cristiana.
La famiglia Booth era davvero instancabile, William predicava ai poveri ed ai diseredati e Catherine parlava ai benestanti, chiedendo supporti per il loro lavoro.
Quando William divenne generale dell’Esercito della Salvezza, Catherine venne definita “madre dell’Esercito”.
Disegnò la bandiera, i cappellini per le donne e contribuì attivamente alla formazione e alla crescita delle dottrine dell’Esercito.
Quando nel 1890 morì, Catherine Mumford lasciò un grande esempio di devozione e spirito di sacrificio.
La sua vita è stata un incoraggiamento per migliaia di persone che la ricordarono come un’instancabile soldato dell’Esercito di Dio.